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Simone Marini
 
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Prologo de La Via, la Verità e la Vita

La Via, la Verità e la Vita

Prologo

 

L'estate è appena cominciata, ma già il calore sembra insopportabile e per le strade del tranquillo

villaggio di Penji si vede la gente che boccheggia in cerca di aria, ma questo non sembra frenare lo

zelo di due ragazzi intenti a correre verso il promontorio vicino.

I due indossano vestiti di tradizione orientale, capo che contraddistingue gli studiosi dell'Arte

Marziale, entrambi portano un solo guanto a testa, come se si fossero spartiti un paio in due.

Uno dei due ha i capelli un po' più lunghi che ondeggiano nell'aria durante la corsa, mentre all'altro

i capelli stanno ritti sulla testa, come se volessero raggiungere il cielo, e indossa un paio d'occhiali

da sole con le lenti arancioni.

Senza che nessuno dica una sola parola, deviano dal percorso principale e si fermano all'ombra di

un grande albero, ad un paio di chilometri dal villaggio.

-Malky! Jiraku! Siete arrivati finalmente!- la voce squillante proviene dalla folta chioma della

pianta, i due ragazzi guardano al suo interno e riescono a intravedere una bambina di non più di

undici anni.

-Ciao Atwa! Salta giù!- esclama di tutta risposta il ragazzo con gli occhiali.

La bambina si posiziona nel ramo migliore e poi si lascia cadere tra le braccia dei due ragazzi.

-Anche oggi combatterai contro Malky?- chiede rivolgendosi al ragazzo con i capelli più lunghi

-Si, ancora non c'è stato un vincitore.- le risponde.

Atwa si va a sedere contro il robusto tronco, dopo che l'altro ragazzo le ha porto gli occhiali, non è

la prima volta che vede i ragazzi combattere tra loro, anzi, è la più assidua, e unica, spettatrice. Ogni volta è un emozione nuova, sono talmente bravi e imprevedibili che non si stancherebbe mai di

guardarli.

Malky, il ragazzo con gli occhiali, è l'istruttore di Arti Marziali della sua scuola e lei pensa sia il più

bravo di tutti, ma il suo amico, Jiraku, non è da meno. Insegna anch'esso in una scuola del paese e

sono entrambi allievi dello stesso Maestro.

Una brezza leggera porta un po' di ristoro ai presenti, i due ragazzi si trovano ora in posizione di

combattimento e stanno aspettando il momento giusto per fare la prima mossa.

“Vediamo di mettere in pratica quello che ho appreso sull'aura...” pensa Malky “...ho bisogno di

concentrarmi un po' per vederla, ma alla fine... eccola!” esclama mentalmente “Quale sarà la tua

prima mossa?”

Il ragazzo riesce a vedere l'energia sprigionata dal corpo umano sotto forma di un sottile vapore

colorato, quest'aura che avvolge le persone può dare indicazioni sulla salute, le emozioni e addirittura le intenzioni di una persona.

Ora Malky nota dell'agitazione nell'energia sprigionata dalla parte destra del suo avversario, così

pensa sia un attacco e si prepara, ma così facendo non s'accorge d'aver lasciata scoperta una parte

della guardia.

“I muscoli del braccio sinistro si sono tesi...pensa veramente che lo attaccherò col destro? Ecco che

si è aperta la guardia.” L'istante che intercorre tra il pensiero di Jiraku e il calcio sinistro diretto

contro il fianco dello sfidante è rapido quanto lo sbattere d'ali di un colibrì.

Il ragazzo dai capelli dritti se ne accorge in tempo e riesce ad abbassarsi per schivarla, in seguito

rotea su se stesso cercando di spazzarlo via con la gamba, ma questi l'ha previsto ed è riuscito a

saltare in tempo.

La bambina li guarda incantata: prima ancora che possa toccare il suolo c'è uno scambio di tecniche, poi continuano anche da terra, con calci e pugni, fino a che non decidono d'allontanarsi l'uno dall'altro con una capriola. Di nuovo in piedi si riavvicinano con un balzo, cozzando con gli avambracci e riprendono con frenesia.

Non si riescono mai a colpire veramente: quando uno attacca l'altro lo intercetta e contrattacca,

continuando il cerchio.

Ad un tratto riescono a mettersi in leva contemporaneamente, nessuno dei due riesce più a

muoversi.

Jiraku ha il viso rilassato e guarda fisso negli occhi l'amico, il respiro rallenta e lo sguardo sembra

puntato verso un luogo lontano, come quando i cobra cercano di ipnotizzare le loro prede...ed è

proprio quello che sta cercando di fare il ragazzo.

Molti suoi compagni si rifiutano di combattere contro di lui per via di questa tecnica, perché si

sentono impotenti, ma contro Malky non ha mai funzionato... e neppure questa volta.

Mollano la presa e tirano una scarpata nello stomaco avversario, forzandolo ad allontanarsi.

-Pare che anche questa volta sia un pareggio.- dice la ragazzina con un sorriso.

I due, ansimanti, la guardano e non possono negare il fatto, così scoppiano a ridere e vanno a

sdraiarsi ai piedi dell'albero per recuperare le forze.

-Lo stile che usate durante i vostri combattimenti è un po' diverso dall'Arte Marziale che insegnate a

scuola, vero?- chiede con sincera curiosità la bambina.

I ragazzi si guardano: il loro maestro è l'ultimo detentore dell'Arte Marziale Originaria e loro sono i

suoi unici allievi, ai quali è stato detto di non rivelarlo a nessuno, non sanno il perché, ma rispettano

la parola data.

-È solo un livello più avanzato...- si spiega Jiraku

-...esatto... vieni, ti insegniamo un paio di cose.- continua Malky.

La ragazzina si alza emozionata e comincia a riscaldarsi i muscoli.

-Che cosa hai in mente, non vorrai insegnarle l'Arte?- chiede con un filo di voce al ragazzo con gli

occhiali.

-Non ti preoccupare. Visto che apprende più in fretta degli altri pensavo che potessimo insegnarle le

tecniche per sensibilizzare le sue percezioni...- risponde.

Così i due ragazzi iniziano le loro spiegazioni, certo non è quello che la bambina si aspettava, ma

rimane comunque in silenzio e con attenzione cerca di apprendere il più possibile, fino alla fine di

questa lezione personale.

Il tempo passa in fretta quando ci si diverte tra amici, così i tre si avviano verso il villaggio prima

dell'arrivo del crepuscolo.

 

La notte è ormai calata, ma i due ragazzi non hanno nessuna intenzione di dormire, stanno per

entrare dentro una specie di capannone, fuori dal villaggio. Qualcuno da dentro apre loro il portone

e nell'entrare vengono investiti da grida d'incitazione, luce intensa e un pungente aroma di sudore.

-Questa sera abbiamo due giovani membri della Loggia dei Guerrieri!- l'uomo che sta gridando per

farsi sentire si trova nel mezzo di un arena.

-E il prossimo incontro sarà un match di coppia che vedrà questi due giovani, Jiraku e Malky,

sfidare una delle coppie più esperte della Loggia: Hangul e Jamo!-

La folla esulta, i quattro contendenti si avvicinano al centro e consegnano delle agendine

all'arbitro, il quale, dopo essersi allontanato, lancia il segnale d'inizio.

La coppia esperta è fisicamente più grande dei due ragazzi e pensano di sfruttare la loro superiorità

per intrappolarli con una delle loro prese, quindi si lanciano letteralmente all'attacco, ma i due

giovani, appoggiando le mani sulle loro teste, li saltano via con una capriola.

Hangul, che combatte a torso nudo sfoggiando un fisico statuario, si guarda intorno spaesato: non si

è nemmeno accorto come abbiano schivato il loro attacco.

-Hei amico, siamo qui dietro.- esclama Malky, con un sorrisino di scherno.

Jamo e il compagno tendono i muscoli dal nervosismo e si prestano a correre verso i loro avversari.

Mantenendo il sangue freddo i due ragazzi aspettano il momento giusto: roteano su se stessi per

imprimere al calcio una potenza superiore, il quale va a colpire l'addome avversario, poi un altra

rotazione ed un altro calcio avanzando sempre di più mentre gli altri arretrano per l'impatto. Un

altra volta ed una altra ancora, poi, dopo l'ultima rotazione, spiccano un salto continuando la stessa

per poi colpire gli avversari al volto con il collo del piede.

Senza avere il tempo di reagire i due si ritrovano a terra, inermi. Gli spettatori rimangono basiti sia

per la velocità del combattimento che per la coordinazione dei due ragazzi che hanno eseguito la

stessa combinazione di colpi nello stesso istante.

-Indubbiamente la vittoria va ai giovani: Mallky e Jiraku!- la folla riprende a gridare mentre

l'arbitro firma le agende dei vincitori, dopodiché anch'essi si ritirano nella folla e altri sfidanti

entrano nell'arena annunciati dall'uomo, ma i ragazzi non sembrano interessati agli incontri che seguono.

-Un altra vittoria. Certo che stanno diventando sempre più facili, non trovi?- chiede il ragazzo con

gli occhiali all'amico.

-Si hai ragione...man mano che apprendiamo i segreti dell'Arte la nostra forza aumenta...-

-Io ho deciso di seguire la Via del Guerriero...ho sentito dire che nei paesi fuori dagli Stati Uniti di

Nipponia ci siano guerrieri della Loggia che utilizzino anche la tecnologia...sarebbe interessante,

almeno le cose nuove mi stimolerebbero e crescerei più in fretta.-

-Cosa ne pensa il Maestro della tua decisione?-

-Veramente non gliel'ho ancora esposta...- il ragazzo ridacchia -...ma lo farò al più presto.-

Nel finire la frase si tocca il mala che porta arrotolato al braccio destro, un rosario che usavano in

passato gli orientali nella pratica religiosa, formato da cento otto sfere, come se lo stesse

accarezzando.

I due amici rimangono la a vedere gli incontri successivi e quando si decidono di tornare a casa la

folla sta ancora incitando i lottatori al combattimento.

 

L'estate continua, sempre riscaldata dal sole, e i ragazzini ne approfittano appena possono per uscire

all'aperto e giocare. Anche Atwa si trova con le sue amiche per giocare, parlare e passare un po' di

tempo in allegria.

-Anche oggi vai a vedere Malky combattere?- le chiede una delle sue amiche.

-Mmm, si, probabile...- risponde con noncuranza.

-Ah, a proposito, ieri ho visto Hanja che gli stava parlando...sembrava molto interessata...- dice la

ragazzina per stuzzicare l'amica.

-Quella ragazza non si può certo meritare Malky.- risponde Atwa un po' imbronciata.

-Lo sapevo: sei gelosa! Non riesci a nasconderlo: a te piace Malky.- istiga l'amica.

-Ma che dici.- replica mentre una vampata di calore le invade il viso prendendo un colore rosso

acceso.

-Ti conosco troppo bene, Atwa, non perdi l'opportunità per andarlo a veder combattere, a scuola ti

impegni ad essere la più brava perché così puoi fare lezioni avanzate con lui.. e diventi rossa

quando se ne parla...ma ti do un consiglio: non pensarci troppo, fra un po' farà diciassette anni, e

diventerà Sacerdote Guerriero, di certo non penserà a una undicenne...-

-Ho quasi dodici anni.- la interrompe bruscamente.

-Si, vabbè, le cose non cambiano...-

Atwa abbassa lo sguardo a terra e con voce mesta le risponde: -Non importa, anche se pensa che

sono solo una bambina, finché potrò stargli vicino sarò contenta, anche solo per guardarlo

combattere...- finisce la sentenza sottolineandola con un sorriso, poi insieme all'amica raggiungono

gli altri ragazzini.

 

Dopo il Grande Scisma la capitale del Giappone è diventata la capitale degli Stati Uniti di Nipponia

ed è stata rinominata Nuova Edo, riprendendo l'antico nome.

In essa vi si erge il più grande centro di addestramento ninja e spesso il Presidente stesso presenzia

agli allenamenti, essendo egli stesso un esperto guerriero.

-Il Ninjutsu, l'arte della furtività, comprende lo spionaggio, la strategia, l'utilizzo di arti illusorie e

una tecnica impareggiabile di combattimento...- spiega con autorità un uomo che cammina in mezzo

a delle persone vestite di nero e mascherate.

-...ma tutte queste capacità sono elaborazioni dell'Arte Originale, studiata nell'antica Cina da

monaci guerrieri, negli anni poi i segreti di tale Arte sono andati perduti. Tramite quei segreti un

uomo può sviluppare al cento per cento le potenzialità del proprio corpo. La nostra cultura, rispetto

alle altre, è molto evoluta, ma con le conoscenze che abbiamo sono in pochi quelli che superano il

trenta percento del per proprio pontenziale psico-fisico...ma non tutto è stato perso: vi è un uomo,

che risiede proprio nei nostri territori, che possiede l'Arte con tutti i suoi segreti ed è deciso di non

condividerli all'umanità, nonostante porterebbe un grande beneficio. Quest'uomo è un traditore e un

criminale ai miei occhi, e quindi agli occhi di Nipponia.-

L'uomo si scalda nel parlare di costui, i pugni sono talmente stretti che sembra che le dita possano

passargli da parte a parte la mano da un momento all'altro, le vene si gonfiano e sporgono evidenti dalla pelle.

-Quindi vi ordino di cercarlo e farvi dare i segreti, con la forza se necessario. Andate miei ninja!-

I neri soldati dal viso coperto si disperdono in un istante, come una nube di corvi che s'alza in volo,

lasciando l'uomo da solo all'interno dell'area di allenamento, a contemplare il silenzio che lo

circonda, mentre ancora il sangue gli pulsa nelle tempie al pensiero di quel traditore.

 

Fine Prologo

 

 

Cosa succederà al detentore dei segreti dell'Arte quando i ninja lo troveranno?

Malky riuscirà a percorrere la Via del Guerriero?

Che fine faranno Jiraku e Atwa?

“La Via, la Verità e la Vita – L'Arte” risolverà queste domande...ma ne creerà altre ben peggiori.

Non lasciatevelo sfuggire.

 

 

 
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